L’ipoparatiroidismo è una rara condizione clinica caratterizzata da ipocalcemia e iperfosfatemia dovuta a bassi livelli di paratormone (PTH).
Bassi livelli di PTH circolante portano a uno stato di turnover osseo basso, con conseguente aumento della densità della massa ossea (BMD) insieme a cambiamenti di microarchitettura.
L’effetto di questi cambiamenti sul rischio di frattura deve ancora essere determinato e i dati pubblicati sono ancora discordanti: alcuni indicano protezione contro le fratture degli arti superiori [hazard ratio (HR), 0,69; IC al 95%, da 0,49 a 0,97] e altri che mostrano una maggiore prevalenza di fratture vertebrali morfometriche in pazienti con PsH (63%) rispetto ai controlli (11,8%). Per quanto riguarda l’incidenza delle fratture, uno studio prospettico che ha seguito 32 pazienti per una media (± DS) di 78 ± 68 mesi ha identificato quattro pazienti (12,5%) con eventi di frattura durante il periodo di follow-up.
Strumenti complementari alla densitometria ossea, come il punteggio dell’osso trabecolare (TBS, trabecular bone score), possono aiutare a stimare il rischio di fratture nella popolazione generale. La TBS è associata al rischio di frattura osteoporotica, indipendentemente dalla BMD e dai fattori di rischio clinici. Valori TBS più elevati riflettono trabecole più dense con buona connettività e microarchitettura più resistente alla frattura. Punteggi >1,310 indicano un basso rischio di fratture osteoporotiche, valori <1,230 indicano un rischio elevato e valori intermedi indicano un rischio intermedio.
Gli effetti della deprivazione di paratormone (PTH) sull’osso non sono ancora chiari. Un gruppo di ricercatori dell’Università di San Paulo (Brasile) ha condotto uno studio per verificare il deterioramento dell’architettura ossea in pazienti con ipoparatiroidismo post-chirurgico (PsH), correlando i loro dati clinici, densitometrici e di laboratorio ai valori di TBS. Come obiettivo secondario sono state esplorate le possibili associazioni tra queste variabili e gli eventi fratturativi verificatisi.
Risultati
L’analisi ha incluso 82 pazienti di cui 12 uomini (14,6%) e 70 donne (85,4%), con un’età media di 59 anni e un BMI mediano di 27,7 kg/m2 . La maggior parte delle donne (68,6%) era in menopausa; 17 pazienti avevano diabete mellito di tipo 2 (T2DM).
Delle 68 scansioni di assorbimento di raggi X a doppia energia (DXA) ottenute, l’osteopenia e l’osteoporosi erano presenti rispettivamente nel 32,4% delle pazienti femmine e nel 2,9% dei pazienti maschi. Complessivamente, sono state analizzate 62 scansioni lombari utilizzando TBS. Il valore medio di TBS (± DS) era 1,338 ± 0,140 e il 32,2% dei risultati era <1,310.
I valori di TBS sono risultati correlati negativamente con BMI (principalmente >30 kg/m2), età (principalmente >60 anni) e glicemia, mentre TBS anormale è risultato correlata a osteopenia, T2DM, frattura a basso impatto e menopausa.
Sei pazienti di sesso femminile presentavano fratture a basso impatto, associate a una TBS inferiore (1,178 ± 0,065 vs. 1,404 ± 0,130 nel gruppo senza fratture; P<0,001), età avanzata, indice di massa corporea superiore, funzione renale compromessa, glicemia anormale e osteopenia.
Fattori di rischio per la perdita ossea e microarchitettura ossea in individui con PsH
L’ipoparatiroidismo è una condizione derivante dalla ridotta secrezione o produzione di PTH con successiva ipocalcemia cronica e iperfosfatemia. Lo stato risultante di basso turnover osseo è di solito accompagnato da una BMD più elevata rispetto a una normale popolazione di età e sesso.
Nonostante la limitazione del piccolo numero di pazienti e di eventi di frattura, lo studio in esame – che descrive i valori di TBS esclusivamente nei pazienti con PsH, correlando questi valori con le caratteristiche cliniche e di laboratorio e fornendo dati sulle fratture in questa popolazione – ha trovato correlazioni significative tra i valori di TBS e le variabili raccolte, suggerendo che anche i fattori noti per interferire nella qualità dell’osso esercitano influenza in questa popolazione, indipendentemente dal BMD più elevato riscontrato.
Sulla base dei risultati ottenuti, i ricercatori affermano che:
i fattori di rischio noti per la perdita ossea compromettono la microarchitettura ossea degli individui con PsH, indipendentemente dai risultati DXA.
Le donne in menopausa con PsH e i pazienti più anziani con PsH che hanno osteopenia, un BMI più elevato o T2DM possono essere candidati per una valutazione più dettagliata usando, ad esempio, la TBS.
Tutto ciò suggerisce la necessità di valutare in modo personalizzato la qualità ossea in pazienti con PsH, tenendo conto del rischio di frattura di ciascuno di essi.
Ipoparatiroidismo
L’ipoparatiroidismo è una rara condizione clinica caratterizzata da ipocalcemia e iperfosfatemia dovuta a bassi livelli di paratormone (PTH).
Cause
La causa più comune di questa condizione è il danno alle ghiandole paratiroidi a seguito di interventi chirurgici al collo anteriore, ma può anche essere causata da malattie autoimmuni, genetiche o infiltrative.
Prevalenza
La prevalenza dell’ipoparatiroidismo varia ampiamente a seconda di diversi fattori, come l’estensione chirurgica, l’uso della radioterapia e l’esperienza del chirurgo. I dati provenienti da centri specializzati negli Stati Uniti e in Europa riportano un tasso <2% di ipoparatiroidismo post-chirurgico permanente (PsH) dopo resezione totale della tiroide; tuttavia, l’ipocalcemia transitoria (della durata di <6 mesi) è molto più comune e si verifica tra il 20% e il 30% dei pazienti sottoposti a tiroidectomia.
Sintomi
I sintomi dell’ipoparatiroidismo derivano da ipocalcemia e possono presentarsi come parestesia, crampi, disfunzioni cognitive, convulsioni, anomalie cardiovascolari e calcificazioni dei tessuti molli.