Uno studio retrospettivo mette in luce la necessità di rivalutazioni periodiche e un follow-up prolungato nei bambini con ipotiroidismo congenito e ghiandola in sede, sfidando la convinzione della terapia a vita.
Un’analisi su oltre 15.000 donne in gravidanza in Europa e Stati Uniti mostra come l’esposizione al particolato fine (PM2.5) possa compromettere i livelli di vitamina D, con implicazioni per la salute materna e fetale.
In occasione della Giornata Internazionale dell’Ipoparatiroidismo, pazienti, clinici e istituzioni si mobilitano per il riconoscimento e il rimborso della terapia sostitutiva. Il nodo è culturale prima ancora che regolatorio.
L’ipofosfatemia legata all’X (XLH) è una rara patologia genetica che compromette la crescita e la qualità di vita dei bambini. Una recente revisione sistematica, pubblicata sul Journal of Clinical Endocrinology & Metabolism, confronta le evidenze disponibili sull’efficacia della terapia convenzionale (fosfati e vitamina D attiva) e del più recente burosumab, un anticorpo monoclonale anti-FGF23. I risultati mostrano un profilo di efficacia promettente per burosumab su parametri cruciali come deformità scheletriche, qualità della vita fisica e crescita, pur con un aumento degli eventi avversi. Le evidenze sulla terapia convenzionale restano limitate.
Una variante missenso nel gene TCIRG1 è al centro della prima descrizione adulta di ADO non legata a CLCN7, con un quadro clinico sorprendentemente eterogeneo.
Nuovi dati a lungo termine confermano l’efficacia e la sicurezza di TransCon PTH (palopegteriparatide) nel trattamento dell’ipoparatiroidismo negli adulti. I risultati dello studio PaTH Forward, presentati al congresso ESPE & ESE 2025, evidenziano un miglioramento duraturo dei parametri clinici, renali e scheletrici fino alla Settimana 214.
Un nuovo studio murino lancia l’allarme su un contaminante ambientale poco noto: il F-53B. Utilizzato come sostituto del PFOS, questo composto fluorurato si accumula nell’organismo e, se assunto in gravidanza, può compromettere gravemente la crescita ossea nei figli maschi, predisponendoli a osteoporosi precoce.
L’ipoparatiroidismo cronico è una delle poche endocrinopatie in cui la terapia ormonale sostitutiva non è ancora una prassi clinica consolidata. Lo studio pubblicato da...
Un’ampia coorte svizzera evidenzia l’efficacia a lungo termine del trattamento sequenziale teriparatide-antiriassorbitivi in pazienti ad alto rischio, con miglioramenti significativi di BMD, TBS e incidenza fratturativa ridotta fino a 8 anni
Quanto dura davvero l’effetto di teriparatide? Uno studio svizzero ventennale lo ha verificato: se seguito da terapia anti-riassorbitiva, il trattamento anabolico riduce il rischio di frattura fino a 8 anni e migliora BMD e TBS in modo significativo. Un dato che rafforza il valore del trattamento sequenziale nell’osteoporosi severa.