giovedì, Luglio 10, 2025
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Effetto dose-specifico di denosumab sui livelli sierici di calcio

Uno studio clinico su elevate dosi di denosumab evidenzia un impatto significativo sull’omeostasi del calcio: implicazioni per la gestione delle terapie anti-riassorbitive

Nuove raccomandazioni cliniche sulla vitamina D nella prevenzione

Una revisione sistematica della letteratura a sostegno delle nuove linee guida dell’Endocrine Society rivaluta il ruolo della supplementazione di vitamina D, con implicazioni rilevanti per la salute ossea e oltre

Romosozumab e fragilità ossea nelle pazienti diabetiche: nuovi orizzonti terapeutici

Uno studio post hoc dell’ARCH trial mostra come 12 mesi di trattamento con romosozumab, seguiti da 24 mesi di alendronato, migliorino significativamente densità minerale ossea e microarchitettura vertebrale in donne con osteoporosi e diabete di tipo 2.

Linee guida internazionali per l’XLH pediatrica: diagnosi, monitoraggio e trattamento

Un documento di consenso, basato su metodologia GRADE, delinea le nuove raccomandazioni globali per la gestione dell’ipofosfatemia legata all’X (XLH) nei bambini

Nuove evidenze per la gestione dell’osteoporosi indotta da glucocorticoidi in età pediatrica

Diagnosi precoce, imaging vertebrale e bisfosfonati endovena: lo studio canadese STOPP rivoluziona il trattamento dell’osteoporosi pediatrica da GC

Vitamina D e omega-3 non migliorano le performance fisiche negli anziani sani

Lo studio ancillare del trial VITAL ha valutato se la supplementazione quotidiana con vitamina D3 (2000 UI) e/o acidi grassi omega-3 (1 g) per due anni potesse migliorare le performance fisiche in una coorte di adulti sani con più di 50 anni. I risultati mostrano che né la vitamina D3 né gli omega-3 producono effetti significativi su forza di prensione, velocità del cammino, equilibrio, test TUG o performance composita SPPB. Un dato che solleva dubbi sull'efficacia preventiva di questi integratori nei soggetti non selezionati per fragilità o carenze.

Gestione a lungo termine dell’ipotiroidismo congenito in sede

Uno studio retrospettivo mette in luce la necessità di rivalutazioni periodiche e un follow-up prolungato nei bambini con ipotiroidismo congenito e ghiandola in sede, sfidando la convinzione della terapia a vita.

PM2.5 e vitamina D in gravidanza, quali effetti sulla salute ossea?

Un’analisi su oltre 15.000 donne in gravidanza in Europa e Stati Uniti mostra come l’esposizione al particolato fine (PM2.5) possa compromettere i livelli di vitamina D, con implicazioni per la salute materna e fetale.

Ipoparatiroidismo, è tempo di dare una risposta

In occasione della Giornata Internazionale dell’Ipoparatiroidismo, pazienti, clinici e istituzioni si mobilitano per il riconoscimento e il rimborso della terapia sostitutiva. Il nodo è culturale prima ancora che regolatorio.

Acidosi, microarchitettura ossea compromessa nei pazienti con dRTA ereditaria da mutazione SLC4A1

Uno studio pubblicato sul Journal of Clinical Endocrinology & Metabolism ha analizzato con tecnica HR-pQCT le alterazioni della microarchitettura ossea in 11 pazienti con acidosi tubulare distale ereditaria (dRTA) associata a mutazione del gene SLC4A1. I risultati mostrano una compromissione significativa del comparto trabecolare, più marcata rispetto a quella osservata nella rachitismo ipofosfatemico legato all’X (XLH). L’analisi ha evidenziato una riduzione della densità minerale ossea volumetrica (vBMD) e della qualità trabecolare a livello di radio e tibia distali, sottolineando l’importanza della diagnosi precoce e della terapia alcalinizzante.

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