Il D-chiro-inositolo (DCI) è un poliolo della famiglia degli inositoli, secondo solo al più noto myo-inositolo per abbondanza nel nostro organismo. Oltre ai suoi noti effetti sul metabolismo glucidico e sulla funzione ovarica, il DCI si sta rivelando interessante anche in ambito osseo (1).
Una molecola, più funzioni
Utilizzato in ambito clinico per il suo ruolo nella via di segnalazione insulinica e nella modulazione della sintesi androgenica ovarica, il DCI è oggi oggetto di crescente attenzione per il suo potenziale effetto anti-osteoclastogenico, ovvero la capacità di ridurre la formazione e l’attività degli osteoclasti, le cellule responsabili del riassorbimento osseo (1).
L’asse RANKL-RANK-TRAF6 nel mirino del DCI
Il DCI agisce interferendo con la cascata di segnalazione RANKL-RANK-TRAF6, fondamentale per la maturazione degli osteoclasti. Questa via comporta l’attivazione del fattore di trascrizione NFATc1, che induce l’espressione di proteine chiave per il riassorbimento osseo, come la fosfatasi acida tartrato-resistente (TRAP), la catepsina K (CtsK) e la pompa protonica.
Tale comunicazione viene contrastata dall’azione del DCI, in quanto riduce la fosforilazione di due MAP chinasi, JNK e p38, e della proteina regolatrice IkBα, necessarie rispettivamente per l’attivazione di AP-1 e di NF-κB, i due fattori che migrando nel nucleo promuovono la trascrizione di NFATc1 e delle proteine osteoclasto-specifiche (2). Infatti, in accordo con questo meccanismo, Yu e colleghi hanno dimostrato che il DCI, anche a basse concentrazioni, riduce significativamente l’espressione genica di TRAP, CtsK e della pompa protonica (3), i marker di differenziamento degli osteoclasti.
Meno osteoclasti, più densità minerale ossea
Studi dose-risposta hanno evidenziato come il DCI, già a concentrazioni di 3 µM, riduca in modo significativo il numero di osteoclasti maturi. Ma l’evidenza più interessante arriva dal modello murino di osteoporosi, che attraverso l’ovariectomia simula il calo estrogenico tipico della menopausa, a sua volta associato a una riduzione della densità minerale ossea (BMD): il trattamento con DCI ha portato a un recupero significativo della BMD, associato a una riduzione del telopeptide C-terminale del collagene di tipo I (CTX), un marcatore di demineralizzazione che conferma l’azione del DCI sul riassorbimento osseo (2).
Un confronto con l’estradiolo
Nei topi ovariectomizzati, l’effetto del DCI è stato confrontato con quello dell’estradiolo, noto per la sua azione protettiva sull’osso. Il DCI ha mostrato un profilo simile all’estradiolo: entrambi i trattamenti, somministrati per 7 settimane, hanno normalizzato i livelli di TRAP, marcatore dell’attività osteoclastica e ripristinato il contenuto osseo di calcio e fosforo, minerali essenziali per la corretta mineralizzazione della matrice (4). Questi risultati suggeriscono un possibile ruolo del DCI anche nel migliorare la qualità ossea, ricordando che la forza dell’osso dipende non solo dalla densità minerale ossea, che ne determina circa il 70%, ma anche dalla qualità del tessuto osseo, responsabile del restante 30% (5).
Take-home message
Il ruolo del D-chiro-inositolo nel mantenimento della salute ossea può essere paragonato al Kintsugi, l’arte giapponese che restituisce bellezza agli oggetti rotti, riparandoli con l’oro. Allo stesso modo, anche l’osso indebolito dall’età, da squilibri metabolici o da trattamenti cronici, può trovare integrità e funzionalità attraverso l’intervento su specifici meccanismi biologici.
Infatti, il D-chiro-inositolo rappresenta una molecola promettente a supporto della salute ossea e del metabolismo osseo perché:
- riduce la formazione e l’attività degli osteoclasti, agendo sulla via RANKL-RANK-TRAF6.
- migliora la densità minerale ossea in modelli animali di osteoporosi, attraverso una riduzione del riassorbimento osseo.
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Referenze
- Cipriani F et al. Inositols and Bone Health: Potential Therapeutic Applications in Osteoporosis Prevention and Treatment. Nutrients 2025, 17, 1999
- Liu SC et al. D-pinitol inhibits RANKL-induced osteoclastogenesis. Int Immunopharmacol. 2012.
- Yu J et al. D-chiro-inositol negatively regulates the formation of multinucleated osteoclasts by down-regulating NFATc1. J Clin Immunol. 2012.
- Liu X et al. D-Pinitol Ameliorated Osteoporosis via Elevating D-chiro-Inositol Level in Ovariectomized Mice. J Nutr Sci Vitaminol (Tokyo). 2023;69(3):220-228.
- Wang H et al. Diabetes mellitus and the risk of fractures at specific sites: a meta-analysis. BMJ Open. 2019 Jan 3;9(1):e024067.
Articolo realizzato con il contributo non condizionante di LO.LI. pharma:


