La pandemia di COVID-19 ha rappresentato una sfida senza precedenti per la salute pubblica, ma gli effetti indiretti sulle condizioni ossee dei giovani adulti emergono solo ora. Lo studio condotto su 773 giovani slovacchi di età compresa tra i 18 e i 30 anni ha rivelato una riduzione significativa della qualità ossea durante il periodo pandemico rispetto a prima.
I parametri analizzati
Lo studio ha esaminato due gruppi di partecipanti: un gruppo pre-pandemia (387 individui) e uno durante la pandemia (386 individui). Sono stati raccolti dati su diversi aspetti dello stile di vita, tra cui:
- Attività fisica: Sebbene il livello generale di esercizio fisico non abbia mostrato variazioni significative, il comportamento sedentario è aumentato.
- Vitamina D: L’assunzione di integratori di vitamina D è cresciuta dal 13,4% al 43,3%, a causa della ridotta esposizione solare durante i lockdown.
- Fumo e alcol: La prevalenza di fumatori è aumentata dal 15,5% al 21,8%, mentre il consumo di alcol è diminuito dal 93% all’88,3%, probabilmente a causa delle limitazioni sociali.
I risultati chiave
I dati hanno evidenziato una riduzione significativa della densità minerale ossea (BMD) e del contenuto minerale osseo totale (BMC) nel gruppo pandemico:
- Densità ossea: Nei giovani uomini, la velocità del suono (SOS) lungo il radio è diminuita da 4045 m/s a 3987 m/s. Un calo simile è stato osservato nelle donne, passando da 4100 m/s a 4040 m/s.
- Z-score: Il punteggio medio è sceso da -0,04 a -0,51 nelle donne e da -0,23 a -0,58 negli uomini, indicando una maggiore fragilità ossea.
Implicazioni cliniche
Questi risultati suggeriscono che il lockdown ha avuto effetti negativi sulla salute ossea, in particolare tra i giovani adulti, solitamente considerati a basso rischio. Le principali cause includono:
- Ridotta esposizione al sole: La sintesi di vitamina D è stata compromessa, influenzando negativamente l’assorbimento del calcio.
- Aumento del comportamento sedentario: L’inattività fisica ha ridotto lo stimolo meccanico necessario per mantenere la robustezza ossea.
- Cambiamenti nella dieta: Un maggiore consumo di alimenti processati potrebbe aver contribuito alla riduzione della qualità ossea.
Strategie di prevenzione
Per affrontare questi effetti, è fondamentale implementare strategie di prevenzione:
- Promuovere l’attività fisica: Attività regolari come esercizi di resistenza e aerobici possono migliorare la densità ossea.
- Incentivare l’assunzione di vitamina D: L’uso di integratori dovrebbe essere considerato nei periodi di ridotta esposizione al sole.
- Educazione alimentare: Promuovere diete ricche di calcio e nutrienti essenziali per la salute ossea.
Conclusioni
La pandemia ha evidenziato quanto stili di vita improvvisamente alterati possano incidere negativamente sulla salute ossea. È essenziale che i clinici considerino questi effetti nel monitoraggio e nella gestione a lungo termine della salute ossea nei giovani adulti. Studi futuri dovrebbero esaminare l’impatto post-pandemico per sviluppare interventi mirati e prevenire complicazioni, come osteoporosi e fratture, nelle fasi successive della vita.
Lo studio
2024). Effect of COVID-19 pandemic on lifestyle and bone mineral density in young adults. American Journal of Human Biology, 36(4), e24009.
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