L’attività lavorativa occupa una parte significativa della nostra vita, e ciò che facciamo ogni giorno può avere un impatto diretto sulla salute delle nostre ossa. Che si tratti di carichi pesanti, posizioni statiche o movimenti ripetitivi, il lavoro può diventare un fattore di rischio per la salute muscolo-scheletrica.
Le professioni più a rischio
Alcuni lavori sono più esposti di altri:
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Lavori fisicamente impegnativi: muratori, infermieri, magazzinieri e addetti alla logistica spesso sollevano pesi o compiono movimenti ripetitivi. Queste azioni possono causare microtraumi, compressioni articolari e, nel tempo, fratture da stress.
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Professioni sedentarie: impiegati, autisti, operatori informatici trascorrono molte ore seduti. La postura scorretta e l’inattività possono ridurre la densità ossea, favorendo osteopenia e osteoporosi.
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Lavori con esposizione a vibrazioni: chi guida mezzi pesanti o utilizza strumenti vibranti (come trapani industriali) può sviluppare problematiche articolari e riduzione della massa ossea locale.
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Lavori notturni o con turni irregolari: alterazioni del ritmo circadiano possono influenzare negativamente il metabolismo osseo, specie se associate a una ridotta esposizione al sole e quindi a carenza di vitamina D.
Posture scorrette e danni ossei
Una cattiva postura protratta nel tempo può influenzare la distribuzione del carico sullo scheletro. Questo può causare compressioni vertebrali, scoliosi posturale o degenerazione articolare precoce. Anche la salute delle anche, delle ginocchia e della colonna vertebrale può risentirne.
Fratture da stress sul lavoro
Le fratture da stress non riguardano solo gli sportivi. Operatori logistici, addetti alla produzione o anche camerieri possono subirle a causa di sollecitazioni ripetute, spesso non percepite come traumatiche. Se non diagnosticate in tempo, queste fratture possono evolvere in problemi più seri.
Salute ossea e smart working
Il lavoro da casa, sempre più diffuso, ha ridotto drasticamente il movimento quotidiano. Restare seduti per ore senza pause e senza una corretta ergonomia può favorire dolore lombare, irrigidimento articolare e perdita progressiva di massa ossea, soprattutto se si aggiungono dieta sbilanciata e mancanza di attività fisica.
Prevenzione e consigli utili
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Muoviti ogni ora: alzati, fai stretching, cammina anche solo qualche minuto.
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Ergonomia: assicurati che la sedia, lo schermo e la scrivania siano regolati correttamente.
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Solleva con attenzione: piega le ginocchia, non la schiena, e non ruotare mentre sollevi un peso.
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Attività fisica regolare: preferibilmente con esercizi che stimolano il carico osseo (camminata veloce, salti, pesi leggeri).
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Controlli periodici: se il tuo lavoro è a rischio, parlane con il medico e valuta la possibilità di eseguire una densitometria ossea.
Quando chiedere aiuto
Se compaiono dolori persistenti alla schiena, alle anche o alle articolazioni, è importante consultare uno specialista. Anche fratture apparentemente “inspiegabili” vanno sempre indagate, soprattutto in presenza di altri fattori di rischio.
Un nuovo sguardo sul lavoro quotidiano
Prendersi cura delle proprie ossa non significa solo prevenire cadute in età avanzata. Significa anche proteggersi ogni giorno, nel lavoro e nella vita di tutti i giorni. Con piccoli accorgimenti si possono evitare danni seri e mantenere la struttura scheletrica forte nel tempo.

