giovedì, Ottobre 23, 2025
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Ossa e sport: l’importanza del movimento

Il movimento è un vero farmaco per le ossa: migliora la densità ossea, riduce il rischio di fratture e rafforza il sistema muscoloscheletrico. Scopri quali sport sono più efficaci, come allenarti in sicurezza e perché il movimento è importante anche in presenza di osteoporosi

Quando pensiamo all’esercizio fisico, lo associamo spesso al benessere cardiovascolare o al mantenimento del peso forma. Tuttavia, muoversi regolarmente è una delle strategie più efficaci per mantenere le ossa forti e prevenire l’osteoporosi. Questo vale a tutte le età, dall’infanzia alla terza età.

Come il movimento stimola l’osso

Il tessuto osseo è vivo e in continuo rinnovamento. L’attività fisica, soprattutto quella che sottopone l’osso a carichi meccanici (come camminare, correre o sollevare pesi leggeri), stimola le cellule ossee (osteoblasti) a produrre nuovo tessuto. In altre parole: se le ossa vengono “usate”, si rafforzano.

Quali sport fanno bene alle ossa?

Le attività più indicate per la salute ossea sono quelle che combinano impatto moderato, forza muscolare e coordinazione. Tra le più consigliate troviamo:

  • Camminata veloce
  • Ginnastica a corpo libero
  • Ballo
  • Nordic walking
  • Yoga e Pilates (per l’equilibrio e la postura)
  • Allenamento con piccoli pesi o elastici

Sport acquatici come il nuoto sono ottimi per la mobilità articolare, ma meno efficaci nel prevenire la perdita di massa ossea, perché l’acqua riduce il carico meccanico sull’osso.

Attività fisica in caso di osteoporosi

Anche chi ha già ricevuto una diagnosi di osteoporosi può e deve muoversi, naturalmente con attenzione. In questi casi è meglio evitare sport a rischio cadute o che prevedono torsioni violente della colonna. È sempre utile confrontarsi con un fisiatra o un chinesiologo per pianificare un programma personalizzato.

L’importanza dell’equilibrio e della forza muscolare

Uno dei maggiori rischi legati all’osteoporosi è la frattura da caduta. L’allenamento dell’equilibrio (propriocezione) e della forza muscolare, in particolare del core (addome, schiena) e degli arti inferiori, è fondamentale per prevenire le cadute. Anche esercizi semplici, eseguiti regolarmente, possono fare la differenza.

Muoversi fin da giovani

La massa ossea raggiunge il suo picco tra i 25 e i 30 anni. Fare sport durante l’infanzia e l’adolescenza contribuisce a costruire uno “zoccolo duro” che sarà utile per tutta la vita. È per questo che il movimento dovrebbe far parte dell’educazione alla salute fin dalla scuola.

Anche la sedentarietà è un fattore di rischio

Stare seduti per troppe ore ogni giorno, senza interrompere con brevi momenti di attività, è oggi considerato un vero fattore di rischio per la salute ossea. Anche chi ha uno stile di vita sedentario può iniziare con piccoli gesti: alzarsi ogni ora, fare le scale, camminare dopo i pasti.

Conclusioni

Il movimento non è solo un modo per tenersi in forma: è un vero e proprio strumento terapeutico per proteggere le ossa e migliorare la qualità della vita. Muoversi fa bene a ogni età, ma farlo con consapevolezza e continuità è la chiave per fare della prevenzione un’abitudine quotidiana.

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