L’osteomalacia è una malattia del metabolismo osseo caratterizzata da un difetto nella mineralizzazione della matrice ossea. A differenza dell’osteoporosi, in cui la densità ossea diminuisce ma la composizione rimane normale, nell’osteomalacia l’osso non si forma correttamente, diventando più morbido e deformabile. È più frequente negli adulti, mentre nei bambini una condizione simile prende il nome di rachitismo.
Le cause
La causa più comune è la carenza di vitamina D, essenziale per l’assorbimento del calcio e del fosforo a livello intestinale. Ma l’osteomalacia può derivare anche da:
- malassorbimento intestinale (celiachia, morbo di Crohn)
- insufficienza renale cronica
- effetti collaterali di alcuni farmaci (anticonvulsivanti)
- raramente, disturbi genetici
In tutti i casi, il risultato è lo stesso: il corpo non riesce a depositare minerali sufficienti nella matrice dell’osso.
I sintomi: attenzione ai segnali
I sintomi dell’osteomalacia si sviluppano lentamente e spesso sono sottovalutati. I principali segnali da non ignorare sono:
- dolore osseo, in particolare a livello della schiena, bacino, gambe
- debolezza muscolare, soprattutto prossimale (es. difficoltà a salire le scale)
- fratture da stress o deformazioni delle ossa lunghe
Nei casi più avanzati, si possono notare difficoltà nella deambulazione e postura alterata.
Come si fa la diagnosi
La diagnosi inizia con la raccolta dei sintomi e l’esame obiettivo da parte del medico. Gli esami di laboratorio rilevano comunemente:
- bassi livelli di vitamina D
- ipocalcemia (calcio basso)
- ipofosfatemia (fosforo basso)
- elevazione della fosfatasi alcalina
La MOC (Mineralometria Ossea Computerizzata) può non essere sufficiente, ma la radiografia può mostrare pseudofratture o aree di rarefazione ossea. In casi selezionati, può essere richiesta una biopsia ossea.
La terapia
Il trattamento dipende dalla causa. In generale:
- In caso di carenza di vitamina D: supplementazione con vitamina D3 e calcio
- In caso di malassorbimento: trattamento della patologia sottostante e supporto nutrizionale
- In caso di insufficienza renale: gestione nefrologica e correzione delle alterazioni del metabolismo fosfo-calcico
La risposta al trattamento è spesso rapida: i sintomi si riducono nel giro di settimane o pochi mesi, e la densità ossea migliora.
Vita quotidiana e prevenzione
Chi è a rischio dovrebbe controllare regolarmente i livelli di vitamina D, soprattutto se ha più di 65 anni, segue diete restrittive o vive poco esposto al sole. L’attività fisica moderata, l’assunzione di latticini e pesce grasso e una buona esposizione alla luce solare rappresentano una prevenzione efficace.
Una patologia ancora poco conosciuta
L’osteomalacia è meno nota dell’osteoporosi, ma può avere un impatto importante sulla qualità della vita. Riconoscerla in tempo permette di intervenire in modo efficace e prevenire danni irreversibili.