Uno studio, pubblicato a maggio 2024, ha analizzato i cambiamenti a lungo termine della densità minerale ossea nei pazienti con trapianto di rene (KTR) che hanno ricevuto Denosumab per 4 anni, confrontandoli con pazienti con trapianto di rene che non hanno ricevuto il farmaco.
La malattia renale cronica è, difatti, caratterizzata da anomalie ossee e da un rischio più elevato di fratture ossee: raccomandazioni attuali per KTR con bassa BMD suggeriscono, nei primi 12 mesi dopo il trapianto, di iniziare il trattamento con vitamina D e analoghi agenti antiriassorbitivi, o trattamento concomitante.
Metodo
Lo studio è stato condotto presso la Clinica di Reumatologia e Nefrologia ossea dell’Università di Verona: sono stati esaminati tutti i KTR che, su decisione del medico (basata sulla stima di rischio di frattura), hanno iniziato il trattamento con Denosumab 60 mg ogni 6 mesi da gennaio 2014 a gennaio 2018.
Una coorte non trattata è stata selezionata dal pool complessivo di KTR riferiti alla clinica che aveva un basale disponibile e scansioni DXA di follow-up a 4 anni.
Risultati
Il gruppo in cura con Denosumab ha mostrato significativi aumenti della BMD rispetto al basale a livello LS e TH, mentre la coorte non trattata ha manifestato una perdita di BMD significativa in tutti i siti.
Lo studio suggerirebbe, inoltre, che, nei KTR, Denosumab potrebbe essere non solo in grado di fermare la perdita di BMD ma addirittura di invertire questa tendenza.
Lo studio
Fassio A, Andreola S, Gatti D, Pollastri F, Gatti M, Fabbrini P, Gambaro G, Ferraro PM, Caletti C, Rossini M, Viapiana O, Bixio R, Adami G. Long-Term Bone Mineral Density Changes in Kidney Transplant Recipients Treated with Denosumab: A Retrospective Study with Nonequivalent Control Group. Calcif Tissue Int. 2024 Jul;115(1):23-30. doi: 10.1007/s00223-024-01218-z. Epub 2024 May 10. PMID: 38730099; PMCID: PMC11153264.