mercoledì, Luglio 23, 2025
SpecialitàendocrinologiaOsteostrong e carico osteogenico ad alta intensità nella gestione dell’osteoporosi postmenopausale

Osteostrong e carico osteogenico ad alta intensità nella gestione dell’osteoporosi postmenopausale

Uno studio clinico controllato dimostra l’efficacia e la sicurezza dell’allenamento a basso impatto e alta intensità su BMD e TBS nelle donne in postmenopausa

In un contesto clinico che richiede strategie sempre più personalizzate e sostenibili per la gestione dell’osteoporosi, una nuova ricerca condotta presso l’Università di Atene documenta per la prima volta l’efficacia dell’intervento Osteostrong®, un protocollo di esercizio settimanale di 10 minuti a carico osteogenico, nel migliorare densità minerale ossea (BMD) e qualità trabecolare (TBS) nelle donne postmenopausali. I risultati, pubblicati sul Journal of Clinical Endocrinology & Metabolism, indicano un significativo miglioramento dei parametri ossei sia in monoterapia sia in combinazione con trattamenti anti-riassorbitivi. Un’opzione promettente, sicura e ben tollerata che potrebbe ridefinire le strategie non farmacologiche nella cura dell’osteoporosi.

Osteoporosi postmenopausale

L’osteoporosi postmenopausale rappresenta una delle sfide sanitarie più rilevanti del nostro tempo: silenziosa, progressiva e spesso clinicamente manifesta solo al momento della frattura. Nonostante l’ampia disponibilità di terapie farmacologiche, la ricerca di strategie integrative che migliorino adesione, efficacia e qualità della vita delle pazienti è sempre più centrale. In questo scenario, lo studio clinico che abbiamo analizzato apre una nuova prospettiva sull’esercizio ad alta intensità e basso impatto come strumento terapeutico efficace.

Il metodo Osteostrong: 10 minuti per le ossa

Il cuore dello studio è il protocollo Osteostrong®, un programma settimanale di soli 10 minuti di esercizio fisico ad alto carico osteogenico ma a basso impatto articolare, realizzato tramite dispositivi brevettati (Spectrum®) in grado di generare forze multiple del peso corporeo in sicurezza. Il carico meccanico viene applicato in quattro stazioni (Upper, Lower, Postural e Core GT), coinvolgendo diversi distretti dello scheletro assile e appendicolare. L’elemento innovativo è la combinazione tra alta intensità (in termini di carico meccanico) e bassissimo rischio traumatologico.

Lo studio clinico: disegno e popolazione

Il trial, condotto presso l’Università di Atene, ha coinvolto 147 donne in postmenopausa affette da osteoporosi. Le partecipanti sono state suddivise in quattro gruppi:

  • G1: Osteostrong senza terapia farmacologica
  • G2: Osteostrong più farmaci anti-riassorbitivi
  • G3: controllo senza trattamento
  • G4: solo trattamento farmacologico

Tutte sono state sottoposte a DXA e TBS all’inizio e dopo 12 mesi. L’endpoint primario era la variazione di BMD in sede lombare e femorale; secondario, la variazione del trabecular bone score (TBS).

Risultati principali: miglioramenti significativi

L’intervento Osteostrong ha prodotto risultati clinicamente e statisticamente significativi:

  • BMD lombare (L1-L4): aumentata in G1 (p=0,0039), G2 (p<0,001) e G4 (p=0,0059)
  • TBS: migliorato in G2 (p=0,0078), indicando un miglioramento della microarchitettura
  • BMD collo femorale e femore totale: incrementi significativi in G1, G2 e G4

Da notare che nel gruppo G3, privo di qualsiasi intervento, i parametri ossei sono lievemente peggiorati, pur senza significatività statistica.

Sicurezza e aderenza

Nessun evento avverso grave è stato segnalato. Solo 13 partecipanti hanno lamentato dolore articolare transitorio, e 3 hanno abbandonato lo studio. Nessuna frattura o lesione muscolo-tendinea è stata rilevata. Questo dato è particolarmente rilevante in un contesto come l’osteoporosi, dove la paura di fratture da esercizio rappresenta una barriera frequente all’aderenza.

Effetto sinergico con i farmaci

I dati suggeriscono che l’intervento Osteostrong ha un effetto additivo o sinergico con le terapie anti-riassorbitivi (come denosumab e bisfosfonati), potenziando i benefici su BMD e TBS rispetto alla monoterapia farmacologica. Questo punto rafforza l’idea di un approccio integrato, dove esercizio e farmaco non si escludono ma si completano.

Implicazioni cliniche

L’efficacia del carico osteogenico ad alta intensità settimanale sfida l’idea tradizionale che l’esercizio per l’osteoporosi debba essere quotidiano e a basso impatto. Lo studio indica che una breve esposizione settimanale a forze elevate, purché calibrata e controllata, può stimolare in modo significativo il rimodellamento osseo. In un momento storico in cui l’aderenza terapeutica è un nodo critico, la semplicità e la brevità del protocollo rappresentano un valore aggiunto.

Prospettive future

Sebbene servano ulteriori conferme, i risultati di questo studio aprono a nuove riflessioni sulla personalizzazione dell’esercizio in osteoporosi. Osteostrong, integrabile con le terapie in uso e adatto anche a pazienti fragili, potrebbe trovare applicazione non solo nella prevenzione secondaria delle fratture, ma anche come strumento di mantenimento dopo il picco farmacologico.

L’intervento Osteostrong si afferma come una promettente opzione non farmacologica per il trattamento dell’osteoporosi postmenopausale, efficace, sicura e ben tollerata. Con un impatto positivo dimostrato su BMD e TBS, potrebbe rappresentare un elemento chiave nelle future linee guida per la gestione integrata della salute ossea.

Lo studio

Nektaria Papadopoulou–Marketou, Anna Papageorgiou, Nikolaos Marketos, Panagiotis Tsiamyrtzis, Georgios Vavetsis, George P Chrousos, Effective Brief, Low-impact, High-intensity Osteogenic Loading in Postmenopausal OsteoporosisThe Journal of Clinical Endocrinology & Metabolism, 2025.

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