Una revisione della letteratura, condotta da un gruppo di ricercatori della West Virginia University negli Stati Uniti e della Ryerson University canadese, ha analizzato le possibili relazioni tra il consumo di cioccolato, la perdita di massa ossea (BMD) e il conseguente rischio di osteoporosi.
Alcuni componenti del cioccolato, quali flavonoidi – che hanno proprietà antiossidanti e antifiammatorie – e minerali, suggerirebbero, infatti, un potenziale beneficio per la salute delle ossa, ma altre sostanze, come burro di cacao, zucchero e metilxatine potrebbero sortire effetto negativo.
I risultati sinora registrati dagli studi scientifici che hanno analizzato il ruolo del consumo di cioccolato sui marcatori ossei e sulla densità minerale ossea sono controversi. Ciò è dovuto probabilmente alla diversa composizione – e al conseguente differente contenuto di nutrienti e principi bioattivi – dei vari tipi di cioccolato considerati: quelli bianchi e al latte sono ricchi di zuccheri e poveri di flavonoidi e della maggior parte dei minerali, al contrario di quelli fondenti (45-85% di cacao), ricchi di flavonoidi e poveri di zucchero.
Consumo di cioccolato e rischio di osteoporsi
Dalla revisione emerge che gli studi condotti finora non mostrano effetti positivi sulla salute delle ossa correlati a consumo moderato di cioccolato nelle donne in postmenopausa. Sono invece gli adolescenti a godere il maggior beneficio dal consumo di cioccolato: in questa fascia di età all’assunzione di cioccolato è associata una maggior crescita ossea in senso longitudinale.
Nell’ottica di preservare la salute delle ossa, in base al contenuto di flavonoidi e minerali, la polvere di cacao non zuccherata sembra essere l’opzione migliore seguita dal cioccolato fondente con un contenuto elevato di cacao.
Determinare le raccomandazioni dietetiche per il consumo di cioccolato rispetto alla salute delle ossa è importante a causa della crescente popolarità del cioccolato, in particolare del cioccolato fondente, e di un previsto aumento del consumo suggerito da studi che ne mostrano benefici per la salute contro varie malattie degenerative.