La metformina è un farmaco impiegato nel trattamento del diabete, in quanto riduce il peso e migliora la composizione corporea. Alcuni studi hanno suggerito che potrebbe avere un effetto positivo anche sul metabolismo osseo. Un sub-study del Copenhagen Insulin and Metformin Therapy trial, pubblicato su Osteoporosis International, ha studiato gli effetti della metformina sulla salute ossea, ottenendo esiti promettenti.
Metformina: obesità e salute ossea
L’obesità è un fattore di rischio per il diabete di tipo 2 e per lo sviluppo di fratture. In particolare, il grasso viscerale sembra avere un ruolo importante nella riduzione della BMD (Bone Mineral Density, densità minerale ossea) e della qualità ossea. La compromissione della salute ossea dovuta all’obesità potrebbe derivare dall’attività infiammatoria promossa dal tessuto lipidico.
La metformina, farmaco ipoglicemizzante, è associata a una riduzione del peso e a una sensibilizzazione all’insulina. Dalla letteratura emerge che questo medicinale ha un effetto positivo su massa magra e massa grassa e che potrebbe avere un effetto benefico sul metabolismo osseo. Ma le interazioni della metformina con la salute ossea non sono ancora state indagate.
Lo studio
La ricerca di Nordklint, Almdal e colleghi ha studiato gli effetti di un trattamento di metformina in combinazione con insulina della durata di 18 mesi, confrontandolo con un braccio insulina e placebo. A tale scopo, il gruppo di ricerca ha sfruttato i dati del trial Copenhagen Insulin and Metformin Therapy (CIMT), uno studio randomizzato in doppio cieco che ha incluso pazienti:
- dai 30 anni in su;
- con BMI (Body Mass Index) compreso tra 25 e 40 kg/m2;
- con emoglobina glicata HbA1c ≥ 7,5% (≥ 58 mmol/mol);
- trattati con farmaci antiiperglicemici da almeno un anno e/o con insulina da almeno 3 mesi.
Il sotto-studio ha considerato 183 pazienti nel gruppo metformina+insulina e 179 nel gruppo placebo+insulina. I ricercatori hanno valutato bone mineral content (BMC), densità minerale ossea (BMD) e composizione corporea. A tale scopo, hanno usufruito di una assorbimetria a raggi X a doppia energia (DXA) alla baseline e a distanza di 18 mesi. Il risultato è stato aggiustato per sesso, età, abitudine al fumo, assunzione di vitamina D, durata del diabete, BMI, HbA1c e dose di insulina.
I pazienti sotto metformina, rispetto agli altri partecipanti, nell’arco di 18 mesi hanno assunto meno peso e la loro percentuale di massa muscolare è diminuita in minore misura. Inoltre, rispetto al placebo, la metformina è risultata aumentare in modo statisticamente significativo BMC e BMD, anche se in piccola entità, soprattutto a livello delle ossa delle gambe, e ridurre questi parametri a livello delle braccia. In particolare, la metformina sembra avere un effetto sull’osso corticale e un piccolo o nullo effetto sull’osso trabecolare.
Metformina e salute ossea
Nella ricerca di Nordklint e colleghi, il trattamento con metformina ha comportato un minore aumento di peso, una migliore composizione corporea e un effetto positivo sulla qualità dell’osso rispetto al placebo. Questi cambiamenti non si spiegano con il solo effetto della metformina sul peso corporeo, quindi è possibile che questa molecola abbia un effetto diretto sui muscoli o sulla microarchitettura dell’osso. D’altronde, i meccanismi fisiologici di questa molecola sono ancora poco noti.
Occorrono studi che approfondiscano il tema, indagando un maggiore arco temporale e considerando altri aspetti relativi alla salute dell’osso, come il rischio di frattura. Tuttavia, i risultati di questa analisi suggeriscono che la metformina migliori la salute ossea: questo potrebbe avere importanti implicazioni cliniche.
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