La fragilità ossea è un problema spesso sottovalutato, ma riconoscere in tempo i segnali che il corpo invia è fondamentale per prevenire le complicazioni e intervenire precocemente. Anche piccoli segnali possono indicare la necessità di un approfondimento.
I sintomi più comuni
L’osteoporosi, definita “ladra silenziosa”, spesso non dà sintomi finché non compaiono fratture. Tuttavia, ci sono piccoli segnali da non ignorare: dolori alla schiena persistenti, perdita di statura o postura curva. Questi sintomi possono indicare fratture vertebrali da compressione, frequenti nell’osteoporosi avanzata.
Quando preoccuparsi
La presenza di questi sintomi, soprattutto se associati a fattori di rischio come menopausa precoce, familiarità per fratture o uso prolungato di cortisonici, deve spingere a parlarne con il medico. Anche la comparsa di fratture apparentemente banali (ad esempio, dopo una caduta lieve) può essere un campanello d’allarme importante.
L’importanza dell’ascolto
Ascoltare il proprio corpo e non sottovalutare piccoli cambiamenti è la chiave per una diagnosi tempestiva. Anche un semplice dolore articolare o un senso di debolezza ossea possono meritare attenzione, soprattutto se persistenti o ricorrenti.
Diagnosticare precocemente
La densitometria ossea (MOC) è l’esame principale per valutare la densità minerale dello scheletro e individuare l’osteopenia o l’osteoporosi in fase precoce.
Il medico può inoltre valutare eventuali esami del sangue per capire se ci sono carenze nutrizionali (calcio, vitamina D) o segni di malattie metaboliche.
Proteggi la tua salute
Riconoscere i segnali, parlarne con il medico e seguire un percorso di prevenzione e diagnosi precoce permette di intervenire prima che si verifichino fratture. La salute delle ossa si costruisce giorno dopo giorno, con l’attenzione a questi piccoli segnali e la voglia di prendersi cura di sé.