L’ipoparatiroidismo è una malattia rara che colpisce le ghiandole paratiroidi, responsabili della produzione dell’ormone paratormone (PTH). Questo ormone regola i livelli di calcio e fosforo nel sangue, fondamentali per la salute delle ossa.
Cos’è l’ipoparatiroidismo
Quando le paratiroidi non funzionano correttamente o sono state rimosse chirurgicamente (ad esempio dopo un intervento alla tiroide), si verifica una carenza di PTH. Senza il PTH, i livelli di calcio nel sangue si abbassano (ipocalcemia) e aumenta il fosforo (iperfosfatemia). Questo squilibrio può avere effetti importanti su muscoli, nervi e ossa.
Sintomi e segnali
I sintomi dell’ipoparatiroidismo sono legati principalmente all’ipocalcemia e possono includere formicolii, crampi muscolari, spasmi (tetania), ansia e, nei casi più gravi, convulsioni. Sul lungo termine, anche la salute delle ossa può essere compromessa, con un aumento del rischio di fragilità e fratture.
Come si diagnostica
La diagnosi si basa su esami del sangue che rilevano bassi livelli di calcio e PTH e alti livelli di fosforo. Nei casi cronici, il medico può prescrivere anche la densitometria ossea (MOC) per valutare la salute dello scheletro e monitorare eventuali segni di osteoporosi.
Le cure disponibili
Il trattamento si basa su integratori di calcio e vitamina D attiva (calcitriolo) per mantenere i livelli di calcio nel sangue nella norma. In casi particolari, si può ricorrere alla terapia sostitutiva con PTH ricombinante, un farmaco che “mima” l’azione dell’ormone mancante e migliora la salute delle ossa e dei tessuti.
L’importanza del monitoraggio
Chi soffre di ipoparatiroidismo deve seguire controlli regolari con il medico per tenere sotto controllo i livelli di calcio e fosforo e per valutare la salute delle ossa. Una dieta ricca di calcio e un’adeguata esposizione al sole possono essere utili, ma vanno sempre integrate con la terapia personalizzata prescritta dal medico.
Conclusioni
L’ipoparatiroidismo è una condizione rara, ma gestibile grazie a cure mirate e controlli periodici. Conoscere la malattia e collaborare attivamente con i professionisti della salute aiuta a mantenere un buon equilibrio e a prevenire complicanze per lo scheletro e la qualità di vita.