L’ipertensione e l’osteoporosi sono due delle principali sfide per la salute pubblica a livello globale. Entrambe le condizioni, che incidono significativamente sulla morbilità e mortalità, tendono a manifestarsi con maggiore frequenza in una popolazione che invecchia e adotta stili di vita moderni. Recentemente, una meta-analisi pubblicata sul Journal of Orthopaedics ha esaminato il possibile legame tra ipertensione e bassa densità minerale ossea (BMD), fornendo nuove prospettive su questa associazione complessa e ancora non completamente compresa.
Lo studio
L’analisi ha incluso 13 studi osservazionali provenienti da Europa, Asia, Nord America e Africa, per un totale di 38.671 partecipanti, il 71% dei quali donne. La prevalenza di bassa BMD variava tra il 18% e il 75%, mentre quella di ipertensione oscillava tra il 16% e il 67%. I risultati hanno mostrato che gli individui ipertesi hanno una probabilità significativamente maggiore di presentare una bassa BMD rispetto ai non ipertesi (OR 1,33; IC 95% 1,17-1,53; p < 0,01).
Interessante è il fatto che l’associazione era più marcata nei pazienti con ipertensione non trattata (OR 1,64) rispetto a quelli in terapia antipertensiva (OR 1,32). Questo suggerisce un possibile effetto protettivo dei farmaci antipertensivi sulla salute ossea, sebbene siano necessarie ulteriori ricerche per confermare questa ipotesi.
Meccanismi biologici
La relazione tra ipertensione e osteoporosi potrebbe essere mediata da diversi meccanismi fisiologici. L’ipertensione è associata a una maggiore escrezione urinaria di calcio e a un aumento dei livelli di ormone paratiroideo (PTH), entrambi fattori che possono accelerare il turnover osseo e ridurre la densità minerale. Inoltre, il sistema renina-angiotensina, iperattivo nei pazienti ipertesi, sembra avere un ruolo diretto nell’alterare il metabolismo osseo, favorendo il riassorbimento rispetto alla formazione.
Tra le donne, la carenza di estrogeni post-menopausa potrebbe ulteriormente amplificare il rischio. Bassi livelli di estrogeni sono associati sia a un aumento della pressione sanguigna che a una riduzione della densità ossea, suggerendo un’interazione complessa tra questi fattori.
Limitazioni dello studio
Nonostante la robustezza metodologica, lo studio presenta alcune limitazioni. La significativa eterogeneità tra gli studi inclusi (I² = 79,9%) rende difficile generalizzare i risultati. Inoltre, l’analisi si basa prevalentemente su studi trasversali, che non consentono di stabilire una relazione causale. È necessario condurre studi di coorte prospettici per chiarire il nesso temporale tra ipertensione e perdita di densità ossea.
Implicazioni cliniche e conclusioni
Questo studio sottolinea l’importanza di un approccio multidisciplinare nella gestione dei pazienti ipertesi, specialmente quelli a rischio di osteoporosi. La valutazione della salute ossea dovrebbe diventare parte integrante del follow-up nei pazienti ipertesi, con interventi mirati che includano la supplementazione di calcio e vitamina D, la promozione dell’attività fisica e, ove necessario, l’utilizzo di farmaci osteoprotettivi.
La relazione tra ipertensione e bassa densità minerale ossea evidenziata da questa meta-analisi rappresenta un passo avanti nella comprensione di due condizioni altamente prevalenti e debilitanti. Sebbene ulteriori studi siano necessari per definire i meccanismi sottostanti e sviluppare strategie di intervento, i risultati attuali rafforzano la necessità di una gestione integrata e preventiva per migliorare gli esiti di salute dei pazienti.
Yao Gao, Xiaomei Tian, Guofu Zhang, Jianli Yu, Liwen Zhang, The low bone mass density in adults with hypertension: A meta-analysis, Journal of Orthopaedics, Volume 63, 2025, Pages 70-76, ISSN 0972-978X