La chemioterapia è un trattamento fondamentale nella lotta contro il cancro, ma può avere effetti collaterali importanti su diversi apparati del corpo, comprese le ossa. Alcuni farmaci utilizzati nella terapia oncologica possono causare osteopenia o osteoporosi, riducendo la densità minerale ossea.
Perché la chemioterapia incide sulle ossa?
I motivi sono molteplici:
- Effetto tossico diretto su osteoblasti e osteoclasti, le cellule che costruiscono e riassorbono l’osso.
- Riduzione degli ormoni sessuali (estrogeni e testosterone), fondamentali per il metabolismo osseo.
- Inattività fisica, frequente durante le terapie intensive.
- Malnutrizione e carenze vitaminiche, comuni nei pazienti sottoposti a trattamenti oncologici.
Chi è più a rischio
Sono particolarmente esposti alla perdita di massa ossea:
- Le donne in premenopausa trattate per tumore al seno
- Gli uomini con carcinoma prostatico in terapia ormonale
- I bambini e gli adolescenti sottoposti a chemioterapia
- I pazienti sottoposti a trapianto di midollo o radioterapia pelvica
Quando fare una valutazione ossea
È importante valutare la salute scheletrica nei pazienti oncologici, soprattutto se:
- Si è in trattamento con ormonoterapia
- Si ha una storia familiare di fratture
- Sono presenti fattori di rischio aggiuntivi (fumo, sedentarietà, basso peso corporeo)
La densitometria ossea (MOC-DEXA) può fornire informazioni utili per decidere se intervenire con misure preventive o terapeutiche.
Prevenzione: cosa fare
Esistono diverse strategie per proteggere le ossa durante la chemioterapia:
- Assumere calcio e vitamina D, sotto controllo medico
- Fare attività fisica regolare, compatibilmente con le forze
- Smettere di fumare
- Limitare l’alcol
- Valutare terapie specifiche per l’osso, come bifosfonati o denosumab, in caso di rischio elevato
La comunicazione con l’oncologo è fondamentale
Ogni paziente ha una storia diversa. Per questo è fondamentale parlarne con il proprio oncologo o con un endocrinologo esperto di metabolismo osseo. Proteggere le ossa significa migliorare la qualità della vita, anche durante un percorso difficile come quello oncologico.