mercoledì, Agosto 6, 2025
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Ossa e chemioterapia: cosa sapere

La chemioterapia è un trattamento fondamentale nella lotta contro il cancro, ma può avere effetti collaterali importanti su diversi apparati del corpo, comprese le ossa. Alcuni farmaci utilizzati nella terapia oncologica possono causare osteopenia o osteoporosi, riducendo la densità minerale ossea.

Perché la chemioterapia incide sulle ossa?

I motivi sono molteplici:

  • Effetto tossico diretto su osteoblasti e osteoclasti, le cellule che costruiscono e riassorbono l’osso.
  • Riduzione degli ormoni sessuali (estrogeni e testosterone), fondamentali per il metabolismo osseo.
  • Inattività fisica, frequente durante le terapie intensive.
  • Malnutrizione e carenze vitaminiche, comuni nei pazienti sottoposti a trattamenti oncologici.

Chi è più a rischio

Sono particolarmente esposti alla perdita di massa ossea:

  • Le donne in premenopausa trattate per tumore al seno
  • Gli uomini con carcinoma prostatico in terapia ormonale
  • I bambini e gli adolescenti sottoposti a chemioterapia
  • I pazienti sottoposti a trapianto di midollo o radioterapia pelvica

Quando fare una valutazione ossea

È importante valutare la salute scheletrica nei pazienti oncologici, soprattutto se:

  • Si è in trattamento con ormonoterapia
  • Si ha una storia familiare di fratture
  • Sono presenti fattori di rischio aggiuntivi (fumo, sedentarietà, basso peso corporeo)

La densitometria ossea (MOC-DEXA) può fornire informazioni utili per decidere se intervenire con misure preventive o terapeutiche.

Prevenzione: cosa fare

Esistono diverse strategie per proteggere le ossa durante la chemioterapia:

  • Assumere calcio e vitamina D, sotto controllo medico
  • Fare attività fisica regolare, compatibilmente con le forze
  • Smettere di fumare
  • Limitare l’alcol
  • Valutare terapie specifiche per l’osso, come bifosfonati o denosumab, in caso di rischio elevato

La comunicazione con l’oncologo è fondamentale

Ogni paziente ha una storia diversa. Per questo è fondamentale parlarne con il proprio oncologo o con un endocrinologo esperto di metabolismo osseo. Proteggere le ossa significa migliorare la qualità della vita, anche durante un percorso difficile come quello oncologico.

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