La scoliosi dell’adulto è una deviazione laterale della colonna vertebrale, associata spesso a rotazione dei corpi vertebrali, che compare o peggiora dopo i 40 anni. Può essere l’evoluzione di una scoliosi giovanile non trattata o insorgere per degenerazione della colonna (scoliosi de novo).
Cause principali
- Scoliosi idiopatica progressiva: peggioramento di una curva già presente in adolescenza
- Scoliosi degenerativa: dovuta all’invecchiamento delle strutture vertebrali (dischi, legamenti, faccette articolari)
- Osteoporosi: può favorire fratture vertebrali e deformità
- Patologie neuromuscolari o infiammatorie
Sintomi da non sottovalutare
A differenza dei giovani, negli adulti la scoliosi può causare:
- Dolore lombare o dorsale cronico
- Asimmetria posturale (spalle o fianchi disallineati)
- Affaticamento nella stazione eretta o nella deambulazione
- Difficoltà respiratorie nei casi più gravi
- Compressione di radici nervose, con formicolii o debolezza agli arti
Diagnosi
Il medico può sospettare la scoliosi in base alla visita e ai sintomi. Gli esami utili sono:
- Radiografia in ortostatismo (in piedi) dell’intera colonna
- Risonanza magnetica, se c’è sospetto di compressioni nervose
- MOC-DEXA, se si sospetta osteoporosi
Come si cura
Il trattamento dipende dalla gravità della curva e dai sintomi:
- Fisioterapia personalizzata: esercizi di rinforzo, stretching e controllo posturale
- Farmaci antinfiammatori o miorilassanti
- Infiltrazioni spinali, se c’è dolore irradiato
- Bustini ortopedici, solo in alcuni casi
- Chirurgia, nei casi gravi o invalidanti
Conviverci si può
La scoliosi dell’adulto non sempre richiede un intervento invasivo. Con controlli regolari, uno stile di vita attivo e trattamenti personalizzati, è possibile convivere con la patologia mantenendo una buona qualità della vita.