mercoledì, Ottobre 9, 2024
SpecialitàendocrinologiaTrattamento con isoflavoni di donne in post-menopausa

Trattamento con isoflavoni di donne in post-menopausa

Una revisione sistematica e una meta-analisi hanno dimostrato l'impatto del trattamento con isoflavoni sulla densità minerale ossea nelle donne in post-menopausa

L’osteoporosi post-menopausale, dovuta al deficit estrogenico che fisiologicamente caratterizza la menopausa, rappresenta la principale forma di osteoporosi primitiva.

Gli isoflavoni sono una classe di composti organici appartenenti alla famiglia dei fitoestrogeni, sostanze vegetali principalmente contenuti nei legumi, nella soia e derivati. I fitoestrogeni sono in grado di legarsi ai recettori degli estrogeni, espletando gli effetti biologici di questi ormoni sui diversi tessuti del nostro organismo.
Gli isoflavoni più studiati  sono la genisteina, la daidzeina e la gliciteina.

Una recente metanalisi “Isoflavone intervention and its impact on bone mineral density in postmenopausal women: a systematic review and meta-analysis of randomized controlled trials” ha valutato l’impatto degli isoflavoni sulla densità minerale ossea (BMD) nelle donne in post-menopausa.

Sono stati selezionati sui diversi portali di ricerca biomedica esclusivamente trial randomizzati controllati (RCT) in cui veniva confrontato l’impatto sulla BMD degli isoflavoni versus placebo. Complessivamente sono stati analizzati 63 articoli scientifici, per un totale di 4754 pazienti trattati con isoflavoni, e di 4272 partecipanti trattati con placebo. La maggioranza degli studi è stata svolta in Europa (n = 29), seguita dal Nord America (n = 11) e dall’Asia (n = 21).

Le pazienti trattate con isoflavoni assumevano isoflavoni generici o genisteina, a una dose giornaliera tra i 4,5 a 600 mg e  tra i 30 a 54 mg, rispettivamente.

Il trattamento con isoflavoni nelle donne in post-menopausa ha portato a un aumento significativo della BMD rispetto al placebo a livello lombare (IC al 95%, 0,0088 a 0,0263, P <0,0001), del radio distale ( IC al 95%, 0,0077 a 0,0198, P <0,0001) e del collo femorale (; IC al 95%, 0,0046 a 0,0298, P = 0,0073).Tuttavia, non è stato osservato alcun aumento significativo della BMD rispetto al placebo a livello del radio e del femore totale.

Beneficio di isoflavoni su BDM

In conclusione, i risultati di questa metanalisi dimostrano l’effettivo beneficio della somministrazione degli isoflavoni sulla BMD, in particolare nei segmenti scheletrici in cui la componente di osso trabecolare, che maggiormente risente del deficit estrogenico post-menopausale, risulta predominante. Tuttavia è importante considerare i diversi limiti della metanalisi, come l’eterogeneità degli studi selezionati, in particolare riguardo la posologia e la durata della somministrazione degli isoflavoni, e la mancanza di dati legati alla sicurezza di questo tipo di supplementazione.

Lo studio

Inpan, R., Na Takuathung, M., Sakuludomkan, W. et al. Isoflavone intervention and its impact on bone mineral density in postmenopausal women: a systematic review and meta-analysis of randomized controlled trialsOsteoporos Int 35, 413–430 (2024).

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