venerdì, Novembre 22, 2024
SpecialitàendocrinologiaCamminare all'aperto, predisposizione genetica e rischio di osteoporosi tra gli anziani

Camminare all’aperto, predisposizione genetica e rischio di osteoporosi tra gli anziani

Il rischio di osteoporosi è minore negli individui che svolgono almeno un'ora di camminata all'aperto: questo rischio, inoltre, presenta una tendenza decrescente negli individui con basso rischio genetico

Diversi studi hanno suggerito che la camminata aerobica può offrire benefici per la salute delle ossa, riducendo i marcatori del turnover osseo, prevenendo la perdita ossea e preservando la densità minerale ossea (BMD).

Partendo da queste considerazioni, uno studio cinese pubblicato ad aprile 2024 ha condotto un’analisi prospettica sulla correlazione tra camminata all’aperto e osteoporosi, esaminando anche le potenziali variazioni influenzate dalla suscettibilità genetica all’osteoporosi.

Metodologia e Analisi

I ricercatori hanno coinvolto 24700 partecipanti senza osteoporosi, tra i 63 e i 73 anni di età, con una maggioranza, pari al 51,9%, di donne.
Ai partecipanti è stato raccomandato di camminare almeno per 60 minuti al giorno: in 37,3 mesi sono stati registrati un totale di 4.586 casi di osteoporosi.

L’incidenza dell’osteoporosi per individui con una bassa predisposizione genetica all’osteoporosi ha mostrato una diminuzione sequenziale con l’aumentare della durata della camminata quotidiana all’aperto, suggerendo un’associazione negativa tra la camminata all’aperto e l’incidenza dell’osteoporosi.

Inoltre, gli individui che camminavano all’aperto per più di 60 minuti al giorno tendevano ad avere il rischio complessivo di osteoporosi più basso anche tra quelli ad alto rischio genetico.

Conclusioni

Lo studio ha evidenziato un’associazione significativa tra una maggiore durata della camminata quotidiana all’aperto e un ridotto rischio di osteoporosi tra gli anziani, in particolare tra quelli con una bassa predisposizione genetica all’osteoporosi. Ma la correlazione risulta essere positiva anche tra gli individui con un alto rischio genetico.

Questo studio ha quindi dimostrato una correlazione tra camminare e salute delle ossa: è fondamentale riconoscere, inoltre, che camminare può servire da indicatore per altre attività benefiche e fattori legati allo stile di vita. Pertanto, la camminata può essere incorporata come parte della promozione della salute generale delle ossa, considerando anche ulteriori attività benefiche e fattori legati allo stile di vita, come alimentazione, allenamento di resistenza ed esercizi con pesi, per mantenere in modo efficace la salute ottimale delle ossa.

Lo studio

Yue YS, Liu Y, Lu K, Shi Q, Zhou KX, Li C. Outdoor walking, genetic predisposition, and the risk of incident osteoporosis among older adults: A prospective large population-based cohort study. Osteoporos Int. 2024 May 21. doi: 10.1007/s00198-024-07122-4. Epub ahead of print. PMID: 38771526.

 

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