Uno studio, pubblicato a maggio 2024, ha analizzato la prevalenza di osteoporosi, cadute e fratture negli adulti con ictus ischemico.
L’analisi, condotta tramite intervista telefonica, ha coinvolto più di 300 pazienti, di età superiore ai 50 anni, ad un anno dal loro ricovero per ictus, permettendo di calcolare il rischio di frattura dopo un ictus ischemico (FRAC-stroke).
I dati raccolti mostrano una differenza significativa nei pazienti che hanno avuto cadute prima e dopo l’ictus (19,8% vs 31,3%). Il punteggio FRAC per l’ictus, quindi, risulta essere più alto in coloro che avevano avuto una frattura post-ictus rispetto a quelli che non l’avevano avuta.
Conclusioni
L’ictus è un fattore di rischio di frattura dovuta all’immobilizzazione, alla carenza di vitamina D e all’aumento del rischio di cadute.
Questo studio ha evidenziato come il punteggio FRAC-ictus può prevedere la frattura dopo un ictus ischemico. Il punteggio FRAC-ictus, quindi, è un semplice strumento clinico che può essere utilizzato per identificare i pazienti ad alto rischio di frattura post-ictus che trarrebbero maggior beneficio dalla terapia per l’osteoporosi.
Lo studio
Liu B, Ng CY, La PBD, Wong P, Ebeling PR, Singhal S, Phan T, Trinh A, Milat F. Osteoporosis and fracture risk assessment in adults with ischaemic stroke. Osteoporos Int. 2024 Jul;35(7):1243-1247. doi: 10.1007/s00198-024-07099-0. Epub 2024 May 4. PMID: 38703219.