L’ipoparatiroidismo cronico è una delle poche endocrinopatie in cui la terapia ormonale sostitutiva non è ancora una prassi clinica consolidata. Lo studio pubblicato da...
Un’ampia coorte svizzera evidenzia l’efficacia a lungo termine del trattamento sequenziale teriparatide-antiriassorbitivi in pazienti ad alto rischio, con miglioramenti significativi di BMD, TBS e incidenza fratturativa ridotta fino a 8 anni
Uno studio esplora come l'intelligenza artificiale possa supportare i medici nel rispondere ai bisogni reali dei pazienti. Analizzando i messaggi clinici, emergono aree di intervento utili, tra cui anche la gestione della salute ossea.
Quanto dura davvero l’effetto di teriparatide? Uno studio svizzero ventennale lo ha verificato: se seguito da terapia anti-riassorbitiva, il trattamento anabolico riduce il rischio di frattura fino a 8 anni e migliora BMD e TBS in modo significativo. Un dato che rafforza il valore del trattamento sequenziale nell’osteoporosi severa.
Le differenze ossee tra gruppi etnici sono più complesse di quanto si pensasse. Nell’osteodistrofia renale, la “razza” si rivela un indicatore imperfetto ma utile per ripensare la medicina ossea di precisione. Superare categorie generiche è oggi essenziale per offrire terapie davvero personalizzate.
Nel nuovo numero di BoneHealth: focus su algodistrofia e neridronato, terapie con cellule staminali, protesi in osso fragile, ipoparatiroidismo e palopegteriparatide, microbiota e osteoporosi. Con gli highlights del Congresso “The Bone Identity” e contributi scientifici d’eccellenza.
Due eventi promossi da Ascendis Pharma a Milano e Roma hanno acceso i riflettori su una patologia ancora trascurata: l’ipoparatiroidismo. Specialisti e istituzioni si sono confrontati sull’urgenza di migliorare la diagnosi, la gestione clinica e l’accesso a terapie innovative come il palopegteriparatide. Il contributo della ricerca e della testimonianza dei pazienti pone le basi per una nuova normalità.
L'osteoporosi è una condizione caratterizzata da una riduzione della densità minerale ossea e da un aumento del rischio di fratture. Uno degli approcci più efficaci per la sua prevenzione e gestione è l'esercizio fisico. L'attività fisica non solo migliora la densità ossea, ma rafforza i muscoli, migliora l'equilibrio e riduce il rischio di cadute
Notevole l'interesse dei partecipanti intervenuti numerosi al IV congresso "The bone identity" organizzato da BoneHealth. Focus su malattie che determinano un aumento della densità minerale ossea, ipo/iperfosforemie, osteoporosi regionali e forme rare di osteoporosi giovanile
La CKD-MBD (Chronic Kidney Disease-Mineral and Bone Disorder) è un disordine sistemico del metabolismo minerale del paziente nefropatico cronico. L'approfondimento del dott. Gregorio Guabello