domenica, Dicembre 21, 2025
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CRPS-1: neridronato in sviluppo negli Stati Uniti

Il neridronato, già utilizzato in Italia per la CRPS, sarà sviluppato negli USA da Ambros Therapeutics, nuova biotech co-fondata da Abiogen. Previsto uno studio Fase 3 nel 2026, sostenuto da designazioni FDA accelerate. Obiettivo: colmare l’attuale assenza di terapie approvate negli Stati Uniti.

D-chiro-inositolo: un alleato contro il riassorbimento osseo

Il D-chiro-inositolo (DCI), noto per il ruolo nel metabolismo glucidico e ovarico, mostra un promettente effetto protettivo sull’osso. Agendo sulla via RANKL-RANK-TRAF6, riduce la formazione e l’attività degli osteoclasti, migliorando densità e qualità ossea. Nei modelli animali di osteoporosi, il DCI ha effetti paragonabili all’estradiolo nel recupero della mineralizzazione.

Osteopenia, parla l’esperto

Nella videointervista, la Prof.ssa Annamaria Colao parla di osteopenia e di come sia fondamentale riconoscerla al fine di prevenire l’osteoporosi e le fratture da fragilità

Sfide e prospettive nella gestione ossea dell’ipogonadismo ipogonadotropo maschile

La terapia ormonale rappresenta lo standard di cura nell’ipogonadismo ipogonadotropo maschile (HH), ma la sua capacità di ripristinare completamente la salute scheletrica rimane incerta. Una recente revisione sistematica e meta-analisi ha dimostrato che la BMD raramente raggiunge i valori normali, in particolare nei pazienti con forme congenite (CHH). Le implicazioni cliniche sono rilevanti: occorre un monitoraggio più rigoroso, un approccio terapeutico multidimensionale e una maggiore attenzione alla prevenzione delle fratture.

Diagnosi più rapida dell’AVP deficiency con LC-MS/MS

Il dosaggio dell’arginina vasopressina (AVP) con LC-MS/MS, rispetto al tradizionale radioimmunoassay (RIA), consente di ridurre i tempi del test di infusione salina ipertonica (HST) senza sacrificare sensibilità e specificità. I risultati aprono nuove prospettive per la diagnosi dell’AVP deficiency, con potenziali benefici clinici e pratici.

Strategie di tapering nel morbo di Graves e il ruolo della dose minima

Un ampio studio retrospettivo del Kuma Hospital di Kobe su oltre 4300 pazienti con morbo di Graves mostra che scalare il metimazolo sotto i 2,5 mg/die prima della sospensione riduce nettamente il rischio di recidiva, con i migliori risultati a dosi ≤1,25 mg/die. La “dose minima” emerge così come variabile terapeutica cruciale, capace di orientare nuove strategie cliniche di tapering.

Un modello generativo transformer per prevedere la storia naturale delle malattie

Lo studio presenta Delphi-2M, un modello basato su transformer capace di prevedere simultaneamente l’incidenza futura di oltre 1.000 malattie, utilizzando dati clinici longitudinali. Per gli specialisti della salute ossea, Delphi-2M apre nuove strade: prevedere rischio di fratture, decadimento osseo correlato a comorbilità, personalizzare screening e interventi precoci basati su profilo complessivo di salute.

Endocrinopatie da immunoterapia e sopravvivenza dei pazienti oncologici

Uno studio giapponese su oltre 12.000 pazienti rivela che lo sviluppo di disfunzioni endocrine multiple durante il trattamento con immune checkpoint inhibitors non solo è più frequente del previsto, ma si associa a una prognosi migliore rispetto ai casi senza alterazioni o con una sola endocrinopatia.

Ipotiroidismo e declino cognitivo: l’aggiunta di T3 riduce i rischi

Un nuovo studio evidenzia che i pazienti ipotiroidei trattati con sola LT4 hanno un rischio aumentato di demenza e mortalità. L’aggiunta di liotironina (T3) riduce significativamente tali rischi, suggerendo la necessità di rivedere gli attuali standard terapeutici.

Osteopenia: il momento giusto per prevenire l’osteoporosi

La riduzione della massa ossea è un processo fisiologico associato all’invecchiamento. Dopo il raggiungimento del picco di massa ossea, che si verifica tra i...

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